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"L'imparzialità è un sogno, la probità è un dovere"

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Oh my G.O.P.!

La vittoria dei repubblicani (GOP – Grand Old Party) non è dovuta unicamente a fattori di politica estera, anche se il cambio di maggioranza al Senato potrebbe influenzare le scelte dell’Amministrazione in ambito internazionale negli ultimi due anni di mandato del Presidente Obama. Si rende necessario vedere se e come questa influenza verrà esercitata.

Geopolitica del Sinai (I) : Gruppi Terroristici

Il triangolo del Sinai è oggi una fetta di terra contesa tra diversi gruppi terroristici, in grado di influenzare fortemente gli equilibri politici ed economici non solo dell’Egitto, ma dell’intero Levante: una regione che non riesce, al contrario, a mettere in sicurezza e stabilizzare la penisola. Lacerato da squilibri di ricchezza, assenza istituzionale, milizie jihadiste e traffici illegali, il Sinai sta conoscendo nell’ultimo periodo una forte escalation di violenza.

Il carro armato tra presente e futuro

Miscela Strategica Il carro armato, sistema d’arma nato per superare lo stallo della guerra di posizione, sembra vivere una fase di declino. È davvero così o la situazione è più complessa di quanto sembri?

La difesa antimissile in Europa

Miscela StrategicaIl cosiddetto scudo antimissile dell’Europa è un progetto che ha subito notevoli modifiche nel corso degli anni, fino ad arrivare all’attuale configurazione che prevede due programmi paralleli, uno USA e uno NATO, entrambi rivolti a coprire il Vecchio continente da minacce provenienti dal Medio Oriente

La via cinese allo Stato di diritto

Al fine di diminuire la corruzione e migliorare la governance del Regno di mezzo, la leadership cinese ha deciso di promuovere lo Stato di diritto come elemento essenziale per la crescita del Paese. Le contraddizioni insite in tale scelta non sono poche e tra opposizioni e aspettative si gioca una partita di difficile lettura.

Kosovo: cinque mesi senza governo

Sono passati cinque mesi dalle elezioni, ma il Kosovo rimane senza Governo e il traguardo di formare un nuovo esecutivo sembra lontano. Il Paese rischia il collasso economico, mentre si torna a parlare di elezioni anticipate.

Perché i terroristi abbandonano la lotta armata

Fin dall’11 settembre, il mondo politico, i servizi di intelligence e i mass media hanno sempre teso, e tuttora tendono, ad analizzare il fenomeno del terrorismo dal punto di vista della radicalizzazione. Ora il processo si sta invertendo: la de-radicalizzazione e l’uscita dal gruppo terroristico giocano, e giocheranno sempre più, un ruolo fondamentale nel futuro politico del nostro pianeta.

A che punto siamo con Mare Nostrum?

Il 2014 verrà ricordato come l’anno record degli sbarchi di migranti sulle nostre coste. Già oltre 130mila, più del doppio rispetto all’anno precedente. Quasi diecimila sono minori.  I morti dall’inizio dell’anno sono più di duemila. In 3 sorsi, facciamo il punto delle iniziative in atto.

Elezioni in Brasile: viva Dilma, anzi… viva Lula

Alla fine Dilma Rousseff ce l’ha fatta a essere riconfermata Presidente del Brasile, facendo però molta più fatica del previsto. Il segnale ricevuto dagli elettori è che serve un cambio deciso di rotta, per rilanciare il Paese sia nell’economia, sia a livello di uguaglianza sociale.

Burkina Faso, il potere a Isaac Zida

Dopo il colpo di Stato in Burkina Faso il presidente Compaoré è fuggito in Costa d’Avorio. Il suo posto è stato ricoperto prima dal generale Traoré, poi dal tenente colonnello Zida, secondo manovre di potere non facili da interpretare. Nel Paese, però, continuano gli scontri in piazza, con le opposizioni civili che chiedono di essere attivamente coinvolte nella fase di transizione.

The Obama Factor

 Alla vigilia delle elezioni mid-term, la popolarità di Obama ai minimi storici può decidere le sorti della partita. Vediamo quali sono i temi che dominano le elezioni americane, ormai vicinissime.

Il nuovo colonialismo ed i pericoli per la democrazia mondiale

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Oggi i destini del mondo non si decidono tanto con gli eserciti quanto con il controllo della terra e del cibo che essa produce. Oggi il “colonialismo” si fa col trattore