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La rassegna del Caffè 17 novembre 2017

La rassegna del Caffè – Cosa abbiamo letto e vi consigliamo questa settimana

STESSO OUTFIT, VISIONI DIVERSE

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Avete presente quando siete state invitate al party esclusivo a casa dal presidente del Vietnam e finisce che incontrate la vostra acerrima nemica?  Quella che sta nell’altra classe e che sparla sempre di voi, mettendo in giro un sacco di malignità sul vostro conto a scuola. E appena la vedete vi rendete conto che quella maledetta vi ha pure copiato la camicetta di Ralph Lauren di cui andavate tanto fiere… che poi alla pettegola sta pure meglio che a voi, che disastro… Cosa si fa in questi casi? Un saluto freddo, una battuta sulla buffa “coincidenza”, un sorriso di circostanza e poi ovviamente ci si ignora per tutta la serata. Ecco qui come saltano i vertici internazionali… Alla fine però i due nemiciamici si sono dovuti incontrare comunque per parlare del futuro della Siria… anche se l’incontro è stato più complicato del previsto. Ci descrive perché (citando i media russi che per una volta hanno coperto l’evento meglio di quelli americani) al-Monitor.

Un’amicizia, quella tra Donald e Vladimir, ormai profondamente minata dalle Fake News. E questa settimana  quei pettegoloni dei russi ne hanno messa in giro un’altra. È in realtà la vecchia storia degli americani che finanziano l’ISIS: un grande classico… tranne che questa volta le prove schiaccianti portate da Mosca sono in realtà immagini prese da videogiochi. Ce ne parla il Post. 

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Segnati ‘sto giochino Donald: “C-130 Gunship Simulator: Special Ops Squadron”. È ‘na bomba per ammazzare il tempo durante i voli intercontinentali. 

NORD AMERICA

1. È facile etichettare gli elettori di Trump o i sostenitori di Brexit come ignoranti. Più difficile è provare a capire le loro ragioni. Una riflessione molto interessante del Guardian.

2. The Atlantic ci da un buon resoconto della corrispondenza segreta tra Trump Jr. e Wikileaks. E a uscirne particolarmente male è in realtà quest’ultimo.

ASIA

1. Il nazionalismo buddista è in ascesa in diversi Paesi del Sud-est asiatico e prende apertamente di mira le locali comunità musulmane e indù, viste come “nemici” etnici e religiosi. The Wire ricostruisce la storia e l’ideologia di un movimento radicale che minaccia la sicurezza dell’intera regione.

2. L’Asia è una delle regioni più inquinate del pianeta, ma potrebbe diventare in futuro leader indiscussa nella lotta ai cambiamenti climatici e nello sviluppo delle energie rinnovabili. John Feffer, direttore di Foreign Policy in Focus, analizza le potenzialità ecologiche dei Paesi asiatici e i possibili contraccolpi politici di una svolta “verde” sull’Estremo Oriente.

RUSSIA E CIS

1. La presenza di un oscuro monumento in Scozia dedicato all’Abkhazia ha scatenato un’autentica guerra di parole tra la Georgia e la piccola repubblica separatista filorussa. EurasiaNet.org ricostruisce le origini della controversia e sottolinea le simpatie esistenti tra l’indipendentismo scozzese e quello abkhazo.

2. Sono passati due anni dalla nascita dell’Unione Economica Eurasiatica, ma l’organizzazione continua ad essere piagata da numerosi problemi politici e economici. Il Valdai Club si chiede cosa è andato storto sinora e quali misure potrebbero essere adottate dagli Stati membri per rilanciare il progetto dell’Unione.

AFRICA

1. L’Africa orientale vive un momento di tensione, eppure la Tanzania sembra estranea a questi sconvolgimenti. Come si chiede Al Jazeera, sarà che il Presidente Magufuli stia facendo un buon lavoro?

2. La Grace della discordia. Secondo il Washington post, per capire meglio la crisi in corso in Zimbabwe, dovremmo conoscere meglio la figura della moglie di Mugabe.

AMBIENTE

1. Project-Syndicate ci illustra, alla luce delle decisioni di Trump di puntare ancor di più sulle energie fossili, il legame tra l’industria mineraria e l’ambiente, con un taglio politico ed economico.

2. Le emissioni di CO2 sono destinate ad aumentare nel corso del 2017, tornando ai livelli più alti di sempre, quelli del 2015. È il risultato del summit sul clima in corso a Bonn (COP23). In particolare, spaventa l’incremento dell’uso del carbone. Ce ne parla El Pais.

AMERICA LATINA

1. Secondo Standard&Poor’s, il Venezuela non sarebbe in grado di pagare 200 milioni di dollari di debito pubblico prossimi alla scadenza. Si tratterebbe dunque di default parziale, che però il presidente Maduro non vuole (ancora?) ammettere. L’articolo della rivista colombiana El Tiempo (sulla stampa venezuelana non ne abbiamo trovato notizia).

2. Il programma Bolsa Familia, creato da Lula e molto criticato dall’attuale presidente Temer, subirà un riaggiustamento nel 2018. Lo dice il ministro dello Sviluppo Sociale, Osmar Terra. E d’altronde siamo già in campagna elettorale. Il contributo di Valor Economico.

DIFESA E TECNOLOGIA

1. Due potenze nucleari possono combattere una guerra convenzionale? Prova a rispondere Defense One.

2. The Space Review spiega e racconta come con le tempeste solari si rischino danni da trilioni di dollari.

Chiudiamo la settimana con questo tweet del nostro The Donald. Un capolavoro di diplomazia contemporanea.

A cura di Alberto Assouad

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Alberto Assouad
Alberto Assouad

Nato a Roma nel 1993 ma vivo a Milano da sempre. Mio padre è un romano acquisito ma nato a Aleppo. Sarà a causa di questa eredità siriana che oggi mi interesso particolarmente di studi mediorientali e terrorismo. Ho una personalità particolarmente ossessiva che nel tempo mi ha portato ad approfondire e dedicarmi a materie e attività estremamente diverse tra loro. Sono laureato in Architettura al Politecnico di Milano ma in questo momento sto concludendo un master in Relazioni Internazionali e tra poco incomincerò la magistrale di Politiche Europee ed Internazionali presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Ho un oscuro passato da cinefilo accanito, particolarmente attento al cinema etnografico e documentaristico, mentre una delle mie più grandi passioni attuali è la fotografia, meglio se analogica. Sono anche un giocoliere! Il filo rosso che in qualche modo collega da sempre tutti i miei interessi è il viaggio: a fatica riesco a rimanere fermo a Milano per più di un mese di fila. Non è difficile capire perché Hemingway sia il mio scrittore preferito.

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