sabato, 20 Dicembre 2025

APS | Rivista di politica internazionale

sabato, 20 Dicembre 2025

"L'imparzialità è un sogno, la probità è un dovere"

Associazione di Promozione Sociale | Rivista di politica internazionale

Home Blog Page 495

Elezioni Europee 2014: il rapporto tra Istituzioni

1

Grazie alle modifiche introdotte dal Trattato di Lisbona, i votanti alle imminenti elezioni europee potranno indirettamente scegliere, per la prima volta, il presidente della Commissione Europea. Cosa cambierà nella pratica? 

Cipro: La ripresa del dialogo intercomunitario

La ripresa del dialogo intercomunitario alimenta nuove speranze per la soluzione della disputa tra ciprioti di lingua greca e di lingua turca. In una situazione economica difficile per entrambi il gas naturale presente nel Mediterraneo potrebbe fornire un incentivo importante per il superamento della disputa

La Guerra Fredda è realmente finita?

Il confronto bipolare è del tutto tramontato? La crisi in Ucraina riaccende le tensioni e inaugura nuove sfide globali in cui Russia e Usa sono protagonisti

No! I giorni dell’arcobaleno

Premiato a Cannes nel 2012, in nomination agli Oscar 2013: questo il film in programma giovedì 22 maggio a Seregno (MB), nel secondo appuntamento della mini-rassegna cinematografica intitolata “Sudameriche: dalle dittature ad oggi”, promossa dal Caffè con l’Ass. Carla Crippa onlus all’interno dei “30 giorni di Cultura” organizzati dalla Consulta della Cultura del Comune di Seregno.

La partita di Putin a Shanghai

Oggi, martedì 20 maggio, inizia la visita di Putin in Cina. In un periodo in cui la Russia è sotto pressione da parte dell’Occidente, dove saranno diretti gli sforzi del Presidente russo durante la “due giorni” a Shanghai? Un approfondimento sul tema in 3 sorsi

Aperitivo Geopolitico… a Bologna!

0

Vi invitiamo a un Aperitivo Geopolitico mercoledì 21 Maggio 2014, dalle h.19, presso il Cabala Cafè a Bologna. Il tema? Brasile e… geopolitica del Mondiale di Calcio! 

Elezioni Europee 2014: le sfide per l’Unione che verrà

1

Sempre più vicine le elezioni europee, che in Italia fanno spesso segnare un’affluenza molto esigua. In effetti da noi se ne parla poco e questo è un clamoroso errore. Gran parte delle scelte politiche ed economiche ormai si fanno a Bruxelles

Caos in Libia

Le milizie che da anni imperversano in Libia hanno attaccato un obbiettivo di alto valore simbolico: il Parlamento. In 3 Sorsi analizziamo gli attacchi di questi giorni a Tripoli e Bengasi, per poi allargare brevemente lo sguardo alla situazione nel Paese africano. 

TRIPOLI – Domenica 18 Maggio, la Libia è tornata al centro dell’attenzione dei media internazionali, quando il GNC (General National Congress – il Parlamento) libico è stato assaltato da miliziani pesantemente armati. Gli uffici dei rappresentanti sono stati occupati, e le strade di Tripoli, attorno all’edificio che ospita il GNC, sono state bloccate. Il bilancio degli scontri, secondo fonti ufficiali, è di 2 morti e circa 66 feriti in diverse condizioni di gravità. Secondo alcune fonti, l’assalto sarebbe stato condotto dalle milizie che fanno base nella vicina città di Zintan, le stesse che tengono prigioniero Saif al-Islam, figlio di Gheddafi, e che si rifiutano di consegnarlo alle autorità di Tripoli. Questi gruppi avrebbero gli armamenti e la capacità per poter portare a termine un attacco di siffatta specie e agirebbero di concerto con le truppe dell’autoproclamatosi Libyan National Army (Esercito Nazionale Libico), una formazione composta principalmente di ex militari e guidata dall’ex Generale Khalifa Haftar, rientrato dall’esilio durante gli eventi che nel 2011 portarono alla caduta del regime di Muhammar Gheddafi. Il Colonnello Mukhtar Farnana, dichiaratosi comandante dei miliziani che hanno portato a termine l’attacco di Domenica, ha dichiarato su reti televisive private che “il GNC è sospeso” poiché avrebbe tradito la volontà popolare allineandosi con “gang ideologiche” (riferendosi alle forze islamiste) e che “la Libia non diverrà mai un’incubatrice di terrorismo”.

L'ex Generale Khalifa Haftar Image credits: Aljazeera
L’ex Generale Khalifa Haftar
Image credits: Aljazeera

BENGASI – Gli eventi del 18 Maggio sono seguiti a quelli, ben più cruenti, avvenuti venerdì 16 Maggio nella principale città della Cirenaica: Bengasi. L’attacco condotto dalle milizie dell’Esercito Nazionale Libico, diretto contro le formazioni islamiste (tra le quali la principale è Ansar al Sharia, inclusa tra le organizzazioni terroristiche dagli Stati Uniti nel 2012), ha causato 75 morti e circa 141 feriti, secondo fonti ufficiali del Ministero della Sanità libico. Negli scontri, secondo alcuni testimoni, sarebbero stati usati elicotteri e aerei. Nonostante sia Haftar sia Farnana si identifichino come appartenenti all’Esercito Nazionale Libico, non è ancora chiaro se le loro azioni siano coordinate o svolte indipendentemente. Secondo il Ministro della Giustizia Al-Marghani, i due attacchi non sarebbero da collegare.

LA SITUAZIONE IN LIBIA – Gli attacchi di venerdì e domenica sono avvenuti in un contesto di forti contrasti a livello politico tra gli schieramenti di stampo laicista (in parte di orientamento liberale) e quelli islamici. I primi accusano i secondi di aver preso potere in maniera illegittima per controllare il GNC e il Governo. Essi contano sull’appoggio delle milizie di Zintan e dell’Esercito Nazionale Libico, mentre gli islamisti sono supportati dalle milizie loro affini. Tutto questo è solamente l’ultimo risvolto di una situazione che vede la Libia, dalla caduta del regime di Gheddafi nel 2011, avviarsi verso il punto di non ritorno del processo di “somalizzazione“. Le milizie sul territorio sono numerose, ognuna con uno scopo diverso, più o meno ad ampio respiro e, soprattutto, alcune di queste sarebbero pesantemente armate, disponendo di blindati, elicotteri e addirittura aerei. Fino ad oggi le autorità libiche si sono rivelate incapaci di riportare l’ordine nel Paese.

Emiliano Battisti

Cosa succede in Corea del Nord

0

Non solo libri al Caffè Geopolitico. Il consiglio di lettura di questa settimana riguarda due siti internet di approfondimento, ricchi di analisi sulla Corea del Nord

Il nuovo volto di Al Qaeda (II)

Il ritorno all’incorruttibilità del Dar al Islam: seconda parte della nostra analisi sull’evoluzione del network terroristico di Al Qaeda.

Armenia-Georgia: nubi scure all’orizzonte?

La rinuncia di Jerevan all’accordo di associazione con l’UE in favore dell’Unione Doganale russa rischia di compromettere le relazioni con Tbilisi, da tempo proiettata verso l’integrazione euro-atlantica. Esiste davvero il pericolo che Armenia e Georgia siano costrette al confronto dai giochi geopolitici delle grandi potenze operanti nel Caucaso?

I conflitti idrici e la tutela dei diritti umani

Miscela Strategica – Secondo il parere degli esperti, l’iniqua distribuzione delle risorse idriche sarà una delle principali cause di conflitto armato in ambito regionale. Il deficit più acuto in termini di accesso alle risorse idriche è localizzato in alcune aree geografiche quali in Medio Oriente, Cina, India, Africa centrale ed orientale ed infine, Asia centrale