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"L'imparzialità è un sogno, la probità è un dovere"

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Hot spot: Gaza 2014

Tra israeliani e palestinesi magari non scoppierà mai l’amore o la fratellanza, ma dovrà almeno esserci un “equo divorzio”, in cui ciascuna delle parti dovrà sacrificarsi e cedere qualcosa di proprio. È inevitabile. Riportiamo qui le parole di Amos Oz, uno dei più grandi scrittori israeliani: “Nel mio mondo, la parola compromesso è sinonimo di vita, e dove c’è vita ci sono compromessi. Il contrario di compromesso non è sinonimo di integrità e nemmeno idealismo e nemmeno determinazione o devozione. Il contrario di compromesso è fanatismo, morte”.

Lo stiamo vedendo in questi giorni. È proprio così. Noi proviamo a offrirvi la nostra visione di quanto accade a Gaza in questo calda estate 2014.

Nasce la banca dei BRICS

Nell’ultimo summit dei BRICS sono state prese decisioni concrete. Una banca di sviluppo con un capitale iniziale di 50 miliardi di dollari servirà per finanziare progetti infrastrutturali nei cinque Paesi.

Indecisioni e sorprese a Gaza

Mentre l’operazione Protective Edge di Israele continua a Gaza con gli scontri a terra e le diplomazie internazionali cercano una tregua che ancora sfugge, cerchiamo di capire qualcosa su quello che accade nella Striscia.

Tra Heron e Predator: APR israeliani e statunitensi in Europa

Miscela strategica – Nell’attesa della creazione di un aeromobile a pilotaggio remoto (APR) di tipo MALE interamente europeo, prevista per il 2020, la maggior parte dei Paesi dell’Unione utilizza mezzi acquistati fuori dai confini europei, prevalentemente di produzione statunitense e israeliana.

Washington non parla, Baghdad non ascolta

L’Amministrazione statunitense ha ottenuto scarsi risultati nell’arginare la crisi politica in Iraq, aggravata dai recenti successi dell’ISIS.

L’Iran di fronte all’ISIS

Domenica 29 giugno le fazioni estremistiche che compongono il governo dell’ISIS hanno proclamato la nascita dello stato islamico, definito califfato, dell’Iraq e della Siria consegnando larga parte del territorio iracheno all’estremismo sunnita.

Presidenziali in Turchia, una poltrona per tre

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Il 10 agosto si terranno in Turchia le prime elezioni dirette del Capo dello stato, finora eletto dal Parlamento. Il premier Recep Tayyip Erdogan, il candidato comune dei partiti di opposizione Ekmeleddin Ihsanoglu e il presidente del partito curdo Pace e Democrazia (BDP) Selahattin Demirtas sono i tre candidati. Vediamo cosa si propongono di fare in caso di vittoria.

Afghanistan: cronaca di un broglio annunciato

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Dopo una sfida elettorale segnata da attacchi terroristici e violenze in tutto il paese, le elezioni presidenziali in Afghanistan hanno visto il tecnocrate Ashraf Ghani contro l’ex Ministro degli Esteri Abdullah Abdullah.

Il debriefing sulla sicurezza del Mondiale 2014

Il Mondiale si è appena concluso e in molti cominciano a fare il bilancio complessivo.

Assalto all’aeroporto di Tripoli

Gli scontri in Libia proseguono nonostante la scarsa attenzione mediatica, soprattutto nel nostro Paese. I combattimenti hanno di recente coinvolto addirittura l’aeroporto della capitale Tripoli.

Chi lotta per l’Iraq

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Le recensioni del Caffè – Per gli iracheni non sembra esserci una via d’uscita da una situazione che, di settimana in settimana, si fa sempre più complicata. Frizioni e conflitti antichi hanno trovato nell’instabilità irachena un terreno fertile e gli sforzi di anni paiono inutili se confrontati ai risultati visibili oggi.

Israele e Palestina, al di là del tifo

Una simulazione di una “discussione tipica” sul conflitto israelo-palestinese. E qualche considerazione su alcuni modi di valutarlo. Perchè se si rischia che vada sempre peggio, non serve tifare, ma iniziare a pensare a come promuovere opportunità di riconciliazione, anche – e soprattutto – partendo dal basso