Analisi – La Russia è uno dei principali player del mercato del gas naturale, ma il suo ingresso nel mercato del GNL è piuttosto recente. Gli investimenti in questo particolare settore sono stati pregiudicati da ragioni politiche ed economiche, privilegiando il quadrante asiatico della Federazione Russa, fungendo da volano per progetti dal respiro strategico come la rotta artica.
Spagna: terremoto politico
Analisi – La sconfitta dei socialisti di Sánchez spalanca le porte verso le elezioni anticipate. I Popolari sperano nella vittoria grazie all’appoggio dell’estrema destra di Vox.
De-risking Vs decoupling: la nuova “dottrina” cinese di Unione Europea e Stati Uniti
Analisi – L’Europa deve dotarsi di una strategia di sicurezza economica nei confronti della Cina e sembra intenzionata a un approccio più morbido rispetto a quello degli Stati Uniti. È veramente così?
Tunisia: porta d’Africa o fortezza d’Europa?
In 3 sorsi – La Tunisia ha superato la Libia come porto di partenza dei migranti: secondo i dati forniti dal Ministero dell’Interno italiano e dall’UNHCR, sono oltre 12mila le partenze registrate dall’inizio dell’anno. Il rischio concreto è che, immerso in una crisi economica e politica che rischia di cronicizzarsi, il Paese non riesca più a gestire i flussi migratori irregolari che attraversano il Mediterraneo, tramutando la naturale mobilità di esseri umani attraverso i confini in una vera e propria crisi.
La Serbia in chiaroscuro (II): come funziona il regime di Vučić?
Caffè lungo – Secondo articolo della serie di Christian Eccher sul malessere politico e sociale della Serbia, riacceso da due brutali stragi a inizio maggio. In questo pezzo riflettori puntati sul sistema di potere che ruota intorno al Presidente Vucic e ai suoi effetti generali sul Paese.
Il ciclone Mocha e i soliti schemi dell’emergenza climatica
Ristretto – Il bilancio del ciclone “Mocha”, abbattutosi sui Paesi del Golfo del Bengala tra il 9 e il 15 maggio, è ancora parziale, ma, cambiato il nome, la dinamica rimane la stessa di quella già tristemente vista in altre parti del globo negli ultimi anni. Fenomeni meteorologici violenti, repentini, che portano morte e distruzione.
Tassi ancora al rialzo, la BCE tiene fede al proprio approccio
Analisi – I rialzi dei tassi di interesse sono finiti? Forse no. La BCE potrebbe continuare nei prossimi mesi, mentre la Fed probabilmente si prenderà una pausa. L’obiettivo resta la lotta all’inflazione.
“Lo stato dell’arte del conflitto russo-ucraino: quali scenari geopolitici per il futuro?”
Eventi – Durante l’incontro con Lucio Caracciolo di Limes, promosso dall’Associazione Culturale International Horizon, Elisabetta Esposito Martino ha puntato i riflettori sulla percorribilità del multilateralismo evocato dalla Cina.
La Serbia in chiaroscuro (I): i mostri del presente e quelli del passato
Caffè lungo – Le due stragi avvenute in Serbia a inizio maggio hanno scatenato una grave crisi politica e rivelato le fratture profonde di un Paese che non riesce a fare i conti con il proprio passato. In una serie di articoli Christian Eccher prova ad analizzare le ragioni del malcontento dei serbi e le contraddizioni dell’attuale sistema di potere che ruota intorno al Presidente Vucic.
FED e tassi di interesse: siamo a una svolta?
In 3 sorsi – Nell’ultima riunione del 2 e 3 maggio scorsi, la Fed ha comunicato un ulteriore incremento dei tassi di interesse di 25 punti base portandoli quindi al 5,25% rispetto al 5,00% definito nel meeting precedente.
Le crisi sotto la Mezzaluna – Un nuovo ebook per capire le “crisi protratte”
Ebook – Uno speciale che ritrae e analizza le principali crisi multilivello che colpiscono Medio Oriente e Nord Africa, per interrogarsi e comprendere meglio le prospettive della regione.
Leggi tutto: Le crisi sotto la Mezzaluna – Un nuovo ebook per capire le “crisi protratte”Siria, Libia, Yemen, Tunisia, Libano, Iran, Afghanistan. Paesi, terre e popolazioni attraversati da lotte di potere, corruzione, violenze, guerre e povertà, da un tempo tanto prolungato che tali condizioni possano rientrare nella definizione di “crisi protratte”. Caratterizzata da vulnerabilità acuta e costante dipendenza da aiuti umanitari, la durata dell’emergenza lascia dunque il posto a una crisi che diventa “normalità”. In questo scenario, sono chiamati in causa molteplici assetti dell’organizzazione degli Stati e di ciò che a essi compete: le crisi politiche si intrecciano con le difficoltà economiche, quelle sociali con le incertezze ideologiche.
In alcuni casi, come la Libia, la Siria e lo Yemen, l’origine delle crisi è endogena: il potere, i territori e le risorse sono oggetto di contese tra fazioni interne, che frammentano i Paesi e ne minano l’unità e la coesione tramite l’esercizio di continui scontri. A ciò, si aggiunge l’ingerenza di attori esterni, come Arabia Saudita, Qatar, Turchia ed Emirati Arabi Uniti, che, sostenendo i diversi gruppi in conflitto, alimentano il protrarsi delle tensioni.
Le crisi multilivello investono Stati come la Tunisia, il cui processo democratico è fortemente in bilico, o il Libano, immobilizzato dalla crisi economica e dall’impasse politica. In Iran, la risposta alle proteste che hanno riempito le piazze è stata la repressione: il regime ha dato vita a un sistema di violenze istituzionalizzate, persecuzioni e oppressioni. Da parte sua, l’Afghanistan esperisce una vera e propria emergenza umanitaria, tra difficoltà economiche, crisi climatica e limiti all’esercizio dei diritti umani, soprattutto per le donne. A tutto ciò si aggiunge una situazione di difficoltà e incertezza ideologica che interessa movimenti come la Fratellanza Musulmana.
Quali caratteristiche hanno tali crisi? Quali significati? E soprattutto, quali prospettive delineano per le popolazioni e i Paesi implicati?
Di tutto questo (e molto altro) si occupa “Le crisi sotto la Mezzaluna. Trend e prospettive delle crisi protratte e multilivello in Medio Oriente e Nord Africa”, uno sguardo geopolitico che cerca di offrire alcune coordinate per orientarsi in quadri sempre più complessi.
Ci auguriamo che la lettura dello speciale possa piacervi e fornirvi degli strumenti utili per osservare e comprendere degli scenari tanto complessi quanto le crisi protratte e multilivello che negli ultimi anni hanno investito il Medio Oriente e il Nord Africa, nella consapevolezza che ciò che succede altrove riguarda anche noi.
Buona lettura dal Caffè Geopolitico.
La Redazione





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Gli autori e le autrici
Lo speciale è stato realizzato dal desk Medio Oriente e Nord Africa (MENA) e in particolare grazie ad Altea Pericoli, Elena Rebecca Cerri, Francesca Giordano, Bruno Bevilacqua, Erika Russo, Vittorio Maccarrone, Pierpaolo Chianese, Sara Cutrona, Alice Durì, Mariam Suheli Chrouda, Beatrice Ala, Allegra Wirmer, Alessia Ritardo e Giulia Macario.
Diritti umani di terza generazione: cosa ne pensa l’Europa?
In 3 sorsi – I diritti di terza generazione, o diritti collettivi, o diritti di solidarietà, nascono da una nuova consapevolezza: finché ad ogni società e ad ogni Stato non verrà garantito il diritto alla pace, allo sviluppo, alla solidarietà internazionale, ad un ambiente sano e sicuro, nessun altro diritto potrà essere soddisfatto. Eppure la loro effettiva implementazione arranca, e l’UE rimane riluttante.


